Realizzazione scultura con Vincenzo Eulisse

Testa in argilla e colaggio con gesso albastrino

Una straordinaria esperienza con il pittore scultore Vincenzo Eulisse per la realizzazione di un prototipo in argilla raffigurante un volto.
Inciso e modellato dall'artista quando l'argilla era ancora plasmabile, il passo successivo è stato quello di realizzare uno stampo in gomma dal quale abbiamo tratto una serie di opere con colaggio di gesso alabastrino.


Biografia di Vincenzo Eulisse

Tratto da: "Spazio Arte dei Mori" http://www.spazioartedeimori.net/artisti/artisti-italiani/eulisse-biografia

Vincenzo Eulisse è nato a Venezia nel 1936. Attira l’attenzione della critica con la prima mostra personale nel 1958 alla Galleria Bevilacqua la Masa, presentato da Giorgio Trentin e Mario De Micheli. I suoi dipinti degli esordi sono realistici: raccontano il mondo degli operai, dei contadini, dei pescatori. In questi primi anni espone a più riprese alla Bevilacqua la Masa e nella storica galleria di Gianni De Marco Il Traghetto.
Dopo un lungo soggiorno nella Germania Orientale, dove studia disegno dal vero e scultura, Eulisse accentua il carattere espressionista delle sue opere. Nel 1960 Raffaele De Grada gli assegna il Premio Suzzara, che gli apre le porte della Galleria 32 dove presenta “Il muro”: una serie di dipinti accompagnati da un supporto critico di Toni Toniato. In quel periodo nasce a Venezia la Galleria Internazionale, nel cui ambito l’artista stabilisce una collaborazione con Enzo Di Martino, che dura tuttora. Eulisse è presente inoltre a Bologna dove, nel 1968, espone alla Galleria L’Agrifoglio .
Sul finire degli anni sessanta, ottiene il ruolo di assistente di Emilio Vedova presso la Sommer Kunstakademie di Salisburgo. Proprio con Vedova e con Basaglia, Chinello, Federici, Gianquinto, Nono, Perusini e Pizzicato partecipa al grande dibattito culturale che in quello scorcio anima la città lagunare, rivelandosi pittore eclettico, in dinamica evoluzione e socialmente impegnato. Sono di questo decennio le due partecipazioni alla prestigiosa Biennale Internazionale d’Arte di Venezia (1972 e 1976).
Prende corpo nel frattempo il Ponte Brera-Venezia ed Eulisse apre un sodalizio artistico con i milanesi Marzulli, Merisi, Forgioli, Petrus, Valieri e Ruggero Savinio. Negli anni settanta e ottanta a Milano espone nelle gallerie Bon a tirer, Borgogna, Cortina, Schubert e Galleria delle Incisioni. A partire dal 1978 è docente presso la prestigiosa Accademia di Belle Arti di Urbino, dove concluderà la sua carriera accademica dopo ben 25 anni.
Nel 1986 allestisce un provocatorio padiglione del Sudafrica, ai margini della Biennale, come veemente protesta contro l’apartheid. Nel 1989 a Milano esegue un affresco di 195 metri quadrati sulla parete di un’aula del Palazzo di Giustizia. Nel veneziano Palazzo delle Prigioni, Luciano Ravagnan gli organizza una mostra d’ampio respiro nel 1991. In questa occasione il giornale “La Stampa” gli dedica un articolo intitolato “Don Chisciotte dell’arte: A Venezia il pittore della protesta”. Nel 1992 espone alla Mario Ravagnan Gallery di New York. Nel 1993 si tiene presso la Chiesa di San Nicolò di Cingoli una mostra organizzata con la collaborazione del Festival di Sanremo.
E’ presente con una sala alla Biennale d’arte sacra di Venezia nel 1993. Nel 1994 espone alla Galleria Inter-nazionale d’Arte Moderna, Cà Pesaro di Venezia e il Corriere della Sera gli dedica un articolo sui lavori degli ultimi anni “Epopea pop per un eroe cibernetico: Trentasei manifesti gridati d’un enfant terrible degli anni settanta”. Nello stesso anno scrive “I Tredici Racconti” e “I Veneziani”. Nel 1997 e di nuovo nel 1988 espone le sue sculture all’associazione culturale “Odradek. Nel 1998 tiene una personale di pittura alla Galleria Mediterranea di Reggio Calabria. Nel 2000 esegue un affresco per la facciata di un palazzo a Bolzano realizzando delle bozze approvate dall’Ufficio Beni Architettonici ed Artistici ed espone alla Scola del Tiraoro e Battioro in campo S. Stae assieme ai pittori Basaglia e Zotti. Nel 2001 IL Corriere della Sera gli dedica un articolo in occasione di una mostra alla Galleria Civica di Cortina d’Ampezzo con titolo “Caro Hemingway”. Nel 2002 a parlare di Eulisse sono il giornale “Oggi”, che gli dedica un articolo in occasione di una mostra a Lugano di dipinti e opere in vetro e “Il Gazzettino” , che pubblica “Eulisse barbone borghese a Venezia: 6 settembre 2002 nascita dell’associazione culturale e all’idea provocatoria dell’artista “Abitare a Venezia”. Nel marzo dello stesso anno, espone al Museo Civico di Arte Contemporanea , Palazzo Farnese di Ortona- “La via della Croce”.
Nel giugno 2003 è invitato a prendere parte alla collettiva “In memoria del Capitano Nemo” organizzata dall’Associazione Culturale Perelà presso Io Spazio Thetis. Il mese successivo esegue davanti alla Fenice una scultura lignea “Omaggio al poeta” commissionata dal proprietario della Galleria Bugno Art Gallery. Il 17 ottobre 2003 inaugura alla Galleria d’arte Il chiostro di San Giovanni di Bassano una mostra intitolata “C’era una volta il Traghetto” dedicata al gallerista Gianni De Marco. II 30 ottobre espone a New York con le sue opere più recenti. IL 16 dicembre 2004 espone alla Galleria L’Occhio a Venezia. Nel 2006 espone nella galleria Venezia Viva a Venezia. Nel 2007 esegue una performance in Piazza San Marco in omaggio alla città di Venezia. Dal 2009 collabora in esclusiva con l’associazione Concilio Europeo dell’Arte. Nel 2010 partecipa alla collettiva degli artisti dell’associazione, esponendo presso InParadiso Gallery (Giardini della Biennale, Venezia). Attualmente opera a Venezia, nei laboratori artistici del Concilio Europeo dell’Arte presso Forte Marghera.
Oltre alla Biennale di Venezia, ha partecipato ad importanti rassegne internazionali d’artela Quadriennale di Roma, la Biennale di Toronto, la Biennale dell’incisione di Venezia, la Biennale della Scultura di Ortona ed al XXX Premio Vasto. Ha conseguito numerosi premi e riconoscimenti tra i quali, oltre quelli già citati della Fondazione Bevilacqua La Masa, il Premio Suzzara, il Premio Mestre, il Premio Scalarini. Del suo lavoro si sono occupati, oltre che alcuni grandi scrittori, molti dei maggiori critici d’arte italiani.